Carta d’aria

“Alessandro mi disse: scrivi un libro sul carcere. Ma avevo deciso di mettere da parte la scrittura. e pure il carcere. Con Andrea. però. detenuto da anni. restava una fitta corrispondenza. Insomma. non avevo messo da parte un bel nulla.
Allora ho raccolto pensieri sconnessi. frammenti di lettere. libri. momenti di vita fuori. la mia. e vita dentro. la sua. in un flusso di coscienza a tratti lucida. a tratti onirica assai. Poi ho riletto. e in parte riscritto. un racconto di anni fa. sempre sul carcere. con cui vinsi un premio letterario. È tutto qua”. Pag. 96